Così Vicini – Percorsi Di-Versi
La canzone nasce da una esperienza importante vissuta da Luca Brambilla violinista della band.
A seguito della disponibilità a donare le cellule staminali emopoietiche da sangue periferico o da midollo osseo di tutti i componenti del gruppo Percorsi di- versi, Luca risulta compatibile nel 2017 e dona le sue cellule staminali salvando così la vita ad un ammalato di leucemia. Un gesto questo che l’ha molto segnato e che l’ha portato a scrivere il testo della canzone “COSI’ VICINI”, la cui intensità racconta le condizioni di difficoltà dell’ammalato e l’importanza di un gesto tanto silenzioso, gratuito, anonimo, quanto risolutivo e pregno di speranza di vita.
La canzone viene dedicata ad Adoces Verona, associazione alla quali tutti i musicisti della band sono iscritti da anni per dire il loro grazie dell’esperienza meravigliosa che insieme hanno vissuto come inno alla vita nell’essere “Così vicini”.
Così vicini – Luca Brambilla
A volte mi ritrovo ancora oggi qui a pensare
a quanto miserabile potevo diventare
senza poter decidere e nemmeno replicare
a quello scomodo destino in cui doversi rifugiare.
Quel giorno in cui ti svegli e fai fatica a respirare
e tutto intorno crolla mentre scordi anche l’amore
la rabbia che ti assale, il dubbio di sbagliare
o di essere sbagliato, per non aver parole.
Ricordo che pensavo fosse giusto rinunciare
e non trovavo il modo di riuscire ad alleviare
il peso di chi sempre mi ha dovuto sostenere
o forse per stanchezza, per potersi riposare.
Ed io non l’ho deciso, non l’ho neanche meritato,
a nascondere le lacrime io giuro c’ho provato
eppure avevo perso anche la forza di lottare
e raccoglievo il fiato, solamente per pregare.
Ma la vita, l’ho già detto, cambia in un solo istante
E riaccende ogni speranza, anche quella più distante
Ti dico è vero, che si può fare, la differenza, è non stare a guardare
E la puoi fare solo tu.
Non porti nulla via con te,
lasci un frammento e nulla più
quei giorni bui sono lontani
e noi, così…
Ed invece, eccomi qui, con il coraggio di parlare
di quello che nemmeno un amico ha potuto fare
ma un volto sconosciuto di cui non conosco il nome
un gesto silenzioso, non basta una canzone
perché mi ha ricordato cosa vuol dire amare.
Solo adesso mi rispondo, so che cosa devo fare
Per guarire un’altra vita, per guardarla camminare
Ti dico è vero, che si può fare, la differenza, è non stare a guardare
E la puoi fare solo tu.
Non porti nulla via con te,
lasci un frammento e nulla più
quei giorni bui sono lontani
e noi, così vicini.
Lontani davvero
come le stelle del cielo
Come la luce che vedi
ma fuori c’è solo nero
Quando dici sto bene
Ma tremi al solo pensare
non è rimasto piú sangue
Neanche nelle tue vene
E fa paura sentire
che non c’è nulla da fare
E che da questo silenzio
Non si riesce ad uscire
Ma Ho già pianto e già riso
Di questo mia strana sorte
ho comandato al mio viso
di essere molto piú forte
Ma poi vicino ho sentito
Il tuo respiro ed il mio
Quando in un solo secondo
Hai visto che c’ero anch’io
Ed ora sento di nuovo
la brezza sulla mia pelle
E siamo vicini cosí,
come in fondo le stelle